Le varianti genetiche del virus di Epstein-Barr sono associate alla sclerosi multipla


È stato analizzato il gene EBNA2 ( Epstein-Barr nuclear antigen 2 ), che contiene la regione più variabile del genoma virale, in persone con sclerosi multipla e soggetti di controllo per verificare se le varianti genetiche del virus sono coinvolte nello sviluppo della malattia.

Sono stati utilizzati un approccio seminidificato di PCR e il sequenziamento Sanger per analizzare EBNA2 in 53 pazienti e 38 donatori sani abbinati ( HD ).
È stato applicato anche il sequenziamento high-throughput mediante Illumina MiSeq in un sottogruppo di donatori ( 17 pazienti e 17 soggetti di controllo ).

I pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica con Gadolinio e tipizzazione dell’antigene leucocitario umano.

Il rischio di sclerosi multipla è risultato significativamente correlato a un eccesso di allele 1.2 ( odds ratio, OR=5.13, P=0.016 ) e sottorappresentazione dell’allele 1.3B ( OR=0.23; P=0.0006 ).

Sono state identificate nuove varianti genetiche, per lo più associate all’allele 1.2 e alla sclerosi multipla ( in particolare variazione dell’aminoacido alla posizione 245; OR=9.4; P=0.0123 ).

In tutti i casi, la sequenza consenso del sequenziamento profondo ha confermato il sequenziamento Sanger ( compresa la cosegregazione di varianti recentemente identificate con alleli EBNA2 noti ) e ha dimostrato che il grado della variabilità del genotipo intraindividuale era superiore al previsto: rare varianti EBNA2 sono state rilevate in tutti i soggetti sani e nei pazienti con sclerosi multipla ( range 1-17 e 3-19, rispettivamente ).

Le varianti EBNA2 non sono sembrate correlate con la tipizzazione dell’antigene leucocitario umano ( HLA ) o con le caratteristiche cliniche / MRI.

In conclusione, lo studio ha evidenziato una forte associazione tra varianti genomiche del virus di Epstein-Barr e sclerosi multipla, rafforzando l'idea che il virus di Epstein-Barr contribuisca allo sviluppo della malattia. ( Xagena2015 )

Mechelli R et al, Neurology 2015:84;1362-1368

Neuro2015 Inf2015



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